domenica 25 marzo 2012

Pasqua:storia e origini



Il termine Pasqua deriva dalla parola latina pascha e dall'ebraico Pesah, che significa “passaggio”. Il termine “Pasqua” ha due significati, che convivono tutt’oggi, a seconda che si stia parlando della tradizione ebraica o della tradizione cristiana.
Nei primissimi tempi del cristianesimo la Resurrezione di Cristo era ricordata ogni sette giorni, la domenica. Successivamente, però, la Chiesa cristiana decise di celebrare questo evento solo una volta all'anno. A questa decisione diverse correnti religiose si scontrarono nello stabilire il momento della celebrazione.
Nacquero così, nel mondo cristiano, gravi controversie, che si risolsero soltanto con il concilio di Nicea (325), in cui si decise, che la Pasqua doveva esserecelebrata da tutta la cristianità nello stesso giorno. Il compito di stabilire, ogni anno, tale giorno fu affidato alla Chiesa di Alessandria, ma successivamente, nel 525, la Pasqua venne fissata fra il 22 marzo e il 25 aprile.
Oggi, la data si calcola scientificamente, basandosi sull'equinozio di primavera e la luna piena.
Ancora oggi però, la data della Pasqua presso le Chiese ortodosse, solitamente non coincide con quella della Chiesa cattolica, perché le Chiese ortodosse utilizzano un calendario lievemente diverso da quello gregoriano, così spesso la festa è celebrata dopo la data fissata per la cattolicità.

                                       
Curiosità sulla Pasquacampane pasquali

Con termine Pasquetta si indica il primo lunedì dopo la domenica di Pasqua (chiamato: Lunedì dell'Angelo). Con questa festa si vuole ricordare l'apparizione di Gesù risorto ai due discepoli in cammino verso il villaggio di Emmaus, a pochi chilometri da Gerusalemme. E' consuetudine tra i cristiani, proprio per ricordare il viaggio dei due discepoli, di trascorrere questa giornata con una passeggiata "fuori le mura": una "scampagnata" fuori città.
Le campane mute.
Dal venerdì santo fino alla domenica di Pasqua, le campane delle chiese italiane non suonano, in segno di dolore per il Cristo crocifisso. Anche in Francia esiste questa usanza e ai bambini si dice che le campane sono votate a Roma. La domenica mattina, mentre i bambini guardano in cielo per scoprire se riescono a vedere le campane che ritornano, i genitori nascondono in casa uova di cioccolato.


Perché la data di Pasqua è "mobile".
Agli albori dei Cristianesimo, la risurrezione era ricordata ogni domenica. Successivamente, la Chiesa cristiana decise di celebrarla soltanto una volta l'anno, ma parecchie correnti religiose dibatterono tra di loro per stabilire la data dell'evento. Le controversie ebbero termine con il concilio di Nicea dei 325 d.C., che affidò alla Chiesa di Alessandria d'Egitto il compito di decidere ogni anno la data.


Come si calcola oggi la Pasqua.
Partendo dalle norme dei concilio di Nicea, per le quali la Pasqua doveva cadere la domenica seguente la prima luna piena di primavera, oggi la data si calcola scientificamente, sulla base dell'equinozio di primavera e della luna piena, utilizzando per il computo il meridiano di Gerusalemme, luogo della morte e risurrezione di Cristo. E' da notare come la data della Pasqua ortodossa non coincida con quella cattolica, perché la Chiesa ortodossa utilizza per il calcolo il calendario giuliano, anziché quello gregoriano. Pertanto, la Pasqua ortodossa cade circa una settimana dopo quella cattolica.

L'uovo di Pasqua come arte.
Oltre alla delizia delle uova di cioccolato, in tutto il mondo esistono tradizioni pasquali che prevedono la realizzazione di uova artistiche. In particolare, bellissime e famose sono le uova ucraine, dette Pysanky, ossia "cose che sono scritte sopra". Le Pysanky sono realizzate con un processo di tintura fissato con cera e donate in un cestino di vimini foderato d'erba.


Le streghe finlandesi.
Essendo la maggior parte degli scandinavi di religione luterana, la Pasqua assume un significato minore ed è considerata un giorno di vacanza. Il folklore finlandese vuole che le streghe volino in cielo tra il venerdì santo e la domenica di Pasqua. Infatti, in alcune zone della Finlandia si usa ancora accendere falò la notte dei sabato, in memoria dell'antica tradizione di scacciare le streghe dal proprio focolare domestico


Pasqua









































PRIMI PASSI CON LA TECNICA QUILLING

OCCORRENTE:

- striscioline di carta
- fuso
- cerchiografo
- colla

QUALCHE DRITTA PRIMA DI INIZIARE:

COME PROCURARSI LE STRISCIOLINE DI CARTA:

1- nei negozi di hobbistica esistono dei kit pronti per l’uso
2- potete con pazienza segnare su un foglio (quelli da stampante colorati vanno benissimo) delle “tacche”  5 mm e tagliarle una ad una col taglierino
3- se avete a disposizione un distruggi documenti inserite il foglio, premete start, e in un secondo avrete senza fatica e gratis un sacco di striscioline colorate!

IL FUSO:

Il fuso è un attrezzo simile ad un bastoncino provvisto di un incisione su un’estremità che permette l’inserimento di un “capo” della strisciolina di carta, in modo da mantenere ferma e quindi agevolare l’arrotolamento della strisciolina stessa.

Anche qui avete tre alternative :

1 solito negozio di hobbistica
2 prendete uno spiedino e praticate l’incisione con un cutter (con mooooolta cautela!) fate senza!
3 arrotolare la carta semplicemente con le dita, magari le prime volte ci mettete un po’ di tempo, ma una volta presa la mano lo farete senza pensarci!

CERCHIOGRAFO:

E’ una mascherina che si usa a scuola per fare dei cerchi con diametri diversi.
Questo vi servirà una volta arrotolata la strisciolina di carta per mantenerla ferma e incollarla, e per creare rondelle di carta aventi tutte la stessa misura.

COLLA:

Va benissimo la colla stick oppure potete usare la colla vinilica, spalmandola sull’estremità con l’aiuto di un pennellino e di uno stuzzicadenti, la goccia non dev’essere troppo abbondante altrimenti rischiate di ammollare troppo la carta.








giovedì 15 marzo 2012

Un decalogo per il papà, proposto da un bambino



1. Non viziarmi. So benissimo che non dovrei avere tutto quello che chiedo. Voglio solo metterti alla prova.

2. Non essere incoerente: questo mi sconcerta e mi costringe a fare ogni sforzo per farla franca ogni volta che posso.

3. Non fare promesse: potresti non essere in grado di mantenerle. Questo farebbe diminuire la mia fiducia in te.

4. Non correggermi davanti alla gente. Ti presterò molta più attenzione se parlerai tranquillamente con me a quattr'occhi.

5. Non brontolare continuamente: se lo fai dovrò difendermi facendo finta di essere sordo.

6. Non badare troppo alle mie piccole indisposizioni. Potrei imparare a godere di cattiva salute se questo attira la tua attenzione.

7. Non preoccuparti per il poco tempo che passiamo insieme. È come lo passiamo che conta.

8. Non permettere che i miei umori suscitino la tua ansia perché allora diventerei ancora più pauroso. Indicami il coraggio.

9. Non dimenticare che non posso crescere bene senza molta comprensione ed incoraggiamento... ma non ho bisogno di dirtelo, vero?

10. Ricordati, io imparo di più da un esempio che da un rimprovero.